Ho una vera e propria passione per i film d’evasione. Nel senso letterale del termine: film in cui qualcuno cerca di andarsene dal luogo ove si ritrova rinchiuso. Io sto con lui, chiunque sia e qualunque cosa abbia combinato.
Memorabili sono Il Buco, Un condannato a morte è fuggito e La Grande Illusione. Tra gli altri, ricordo con piacere Papillon, La grande fuga e Fuga per la vittoria (mitica la rovesciata di Pelé).
Da bambino seguivo una serie televisiva intitolata Il Prigioniero, nella quale il protagonista era costretto a soggiornare in una specie di realtà parallela. Ogni volta che tentava di allontanarsi, una gigantesca sfera bianca lo avvolgeva e gli faceva perdere i sensi.
Ricordo bene anche Colditz, ambientato durante la II Guerra Mondiale: un gruppo di soldati Alleati tentava ripetutamente di evadere da un carcere militare tedesco. La fortezza che dà il nome al telefilm esiste davvero e si trova non lontano da Dresda.