Fino ad oggi i media hanno dedicato poco spazio alle Olimpiadi intese come manifestazione sportiva. In compenso, non hanno fatto altro che parlare di proteste No-Tav, di antagonismo no-global, di rischio terrorismo islamico, di possibili attentati.
Ebbene, questa è una mistificazione che ha finalità palesemente politiche, già in ottica campagna elettorale. L’evento è utilizzato dagli ambienti filogovernativi (e dal governo stesso) per demonizzare ciò che viene definita “eversione”, ma che invece è legittima contestazione. Magari non sempre condivisibile, comunque legittima.
Come è giusto che i Giochi si debbano svolgere regolarmente secondo i programmi, nel rispetto dello spirito olimpico, allo stesso modo è necessario garantire il diritto di manifestare liberamente e pacificamente le proprie opinioni.