È arrivato il giorno che noi torinesi temevamo. Il giorno dopo la fine dei Giochi. Il tempo è scivolato via come una lama sul ghiaccio. Il passaggio della fiaccola, la cerimonia di apertura, il susseguirsi delle competizioni, le premiazioni in piazza, gli spettacoli, la gente per le strade, l’atmosfera di una festa quasi inaspettata.
Ieri sera il braciere si è spento, e così le luci della ribalta. Da stamattina leggo negli occhi di tutti coloro che incontro una malinconia sommessa. Ritorniamo alla normalità quotidiana, trafelata e meno leggera. Ci riappropriamo della nostra città, lieti di averla condivisa con una parte di mondo che adesso, improvvisamente, ci manca.