Esploro la sua assenza come fosse un segreto intrecciato ad ali di cigno. Come l’aroma del kahve, come una danza Oyun, come castelli di cotone, come stelle sparse sulle lenzuola.
Una luce improvvisa scintilla sull’orlo delle nuvole, un bagliore fulmineo, un riflesso dorato. Nell’aria una vibrazione, uno spiffero, uno spruzzo, una melodia. Lo sguardo si leva al cielo e si perde nel vento dell’Egeo, a tessere un viso dai lineamenti d’incenso, capelli di seta sulle spalle sottili, una tunica bianca stretta ai fianchi, le mani allacciate davanti al pube.
Un fiore d’ipomea galleggia nello stagno.
Ad occhi chiusi mi rispecchio in lei, accarezzato da un sorriso.
Seni seviyorum...
Il tempo gira intorno e ci racchiude come fosse carta da zucchero.
(Kemer/Antalya, agosto 2005)