Sospendo il giudizio su Crash, che non ho visto. Brokeback Mountain ha il merito di trattare gli incerti confini della sessualità, ma non è dirompente – non abbastanza né per essere premiato né per venire del tutto trascurato dall’Academy. Come è accaduto a Good Night and Good Luck, film tanto importante da essere addirittura scomodo (il premio a Clooney per l’interpretazione in Syriana puzza di cerchiobottismo). Mi dispiace per Paradise Now, pur riconoscendo che mancavano i presupposti (stilistici, oltre che politici). Per il resto, giusto il premio allo straordinario camaleontismo di P.S. Hoffman.