Giulia controlla l’ora con aria seccata. La ragazzina che deve venire a ripetizione è in clamoroso ritardo. “Sempre così, mai una volta che sia puntuale…”. La sostengo: “Dovresti insegnarle che la puntualità è una delle quattro virtù cardinali”. Mi guarda sbalordita, strabuzzando gli occhi. “Eh? Le quattro virtù cardinali? Che hai studiato, te, a catechismo”. “Le quattro virtù cardinali…”. “Non è che ti confondi con le tre virtù teologali?”, insinua lei con fare professorale. E con i quattro punti cardinali. Cazzarola. Va bene il surmenage, ma che caspita sto dicendo. Comunque tengo duro: “No, no, mi riferisco proprio alle quattro virtù cardinali”. “E quali sarebbero?”. In fondo me la sono cercata. Con faccia tosta, sciorino: “Ordine, fede, carattere… Ibrahimovic e, appunto, puntualità”. Giulia attacca a ridere. “Sei tutto matto… e poi ne hai dette cinque”. “Sul libro c’era scritto Ibrahimovic, giuro…”.