Avevo paura che mi facessi male, di soffrire, e io non volevo provare dolore e sofferenza. Avevo paura che questo amore mi si rivoltasse contro, mordesse sino a farmi sanguinare. Così ho chiuso le orecchie e il cuore, senza ascoltare ciò che dicevi. Mentre tu spiegavi che non era come credevo e aprivi le braccia in segno di pace, io ti ho ferito con parole acuminate che non ammettevano replica.
Non era mia intenzione causarti dispiacere: accecato da me stesso, non sapevo quello che facevo. Sceso il silenzio, spente tutte le parole, il cuore ha finalmente aperto gli occhi. Solo in quell’istante ho compreso di aver sbagliato. Le mie ragioni non erano così certe, e le avevo espresse in modo aggressivo. Allora sono rimasto sopraffatto dalla frenesia di abbracciarti, di chiederti scusa, se potevo riparare al male che avevo provocato, se mi avresti voluto ancora bene…
Perdonami. Getta via i pensieri che ho pronunciato, il tono della mia voce. Trattieni invece i baci, le carezze che ti ho dato, l’amore che abbiamo e avremo…