Un film debole, che procede su un esile filo conduttore: più lontano si va e più si (ri)scopre se stessi. Già dato, grazie. Amelio ricorre un'altra volta al tema del viaggio per nascondere una sostanziale povertà di idee e Castellitto continua a proporre da anni lo stesso personaggio, spaesato e vagamente perplesso. Si delinea tuttavia, ed è l’aspetto più interessante, la visione laterale che i cinesi hanno dell'Italia. La protagonista femminile afferma che la nostra è considerata una lingua minore, e un personaggio le domanda addirittura se siamo iracheni. Sorprendente? Forse non tanto, se si pensa che il Far East è diventato il motore economico del mondo e l’Europa una sorta di periferia lontana.
La stella che non c’è di Gianni Amelio con Sergio Castellitto, Tai Ling (Italia 2006, 104’) In concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2006