Diventerà giorno con un cielo biancastro, la brezza umida ad alzare la foschia.
Il fischio del treno mi scuoterà e un’ondata di sangue caldo inonderà le vene.
Appena un passo sul predellino e non farò più parte di questa terra.
Sarà voltare le spalle al vento, verso le nubi spezzate dal sereno, il sole in faccia.
Nessun dorma… Tu pure, o principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d'amore e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà.
No, no, sulla tua bocca lo dirò
quando la luce splenderà.
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia.
Dilegua, o notte… Tramontate, stelle…
All'alba vincerò.
(G. Puccini, Turandot)