ripenso la calma dolce di un albergo di montagna, la nostra stanza silenziosa, lo stupore di trovarci infine soli, quel gesto semplice di disfare il letto, i gemiti dell’amore fisico, il desiderio implacabile, il pomeriggio che adagio imbruniva, la notte che si stendeva sconfinata davanti a noi, inebriati di un’accesa pienezza, senza chiederci se eravamo felici
Se ci credi, se hai fiducia in me
con un patto noi ci consacreremo
senza gli abiti, senza affanni
incontro ai viaggi dell’immaginazione.
Sembra casa mia, sembra pace
sembra casa tua, sembra nostra.
Complicità, il sogno di sempre
su questo pianeta solo noi due
spirito e corpi disgiunti
poi in un istante congiunti
ma io mi sento il sangue pulsare in te.
Ritrovare in noi la Divina Idea
la calma dolce di chi si parla
nel silenzio delle parole
suoni, sguardi, visioni e passioni.
Sembra casa mia, la mia chiesa
sembra casa tua, sembra nostra.
Complicità, il sogno di sempre
su questo pianeta solo noi due
spirito e corpi disgiunti
poi in un istante congiunti
ma io mi sento il sangue pulsare in te.
(Bluvertigo)