Spezzetto briciole di tempo lungo i corridoi e le strade. Il sole nella sera sfuoca d’arancio la neve agli occhi. Tra il certo e l’incerto, tra il detto e l’omesso scelgo il silenzio. Non mi fa paura, so che non inganna, e poi qualche volta è meglio spegnere le parole. Non mi disarmo, né mi comprometto: la compliance dell’anima è considerevole, lo sai.
Si solleva la scia fosforescente delle automobili in corsa. Le immagini del giorno si sciolgono nel pantano della libera inutilità. L’esito è sempre uguale, cosa vuoi. Che resto.
(28 Febbraio 2005)