La nebbia gialla del mattino evapora sul fiume ai primi raggi. Capanni di pescatori, canottieri che remano a pelo d’acqua, ciottoli erosi dalla corrente. Dal canneto sgorgano scrosci fangosi e starnazzi improvvisi. Verso la pianura si svelano cascine diroccate, tratturi allagati e facce dallo sguardo consumato. L’aria ha l’identico odore della memoria.