Su l’Isar, al crepuscolo
andammo vagando e cantando;
su l’Isar, a sera
ci spingemmo su per la scala del cacciatore, oscillammo
seduti sull’abete che domina le paludi
(una corrente s’incontrava con l’altra, e il suono
delle pallide acque verdi di ghiacciaio riempiva la sera).
Su l’Isar, nel crepuscolo
trovammo le scure rose selvatiche
che pendevano rosse sul fiume; le rane
gracidavano, e sopra le strette del fiume
era sentore di ghiaccio e di rose. Esulava
ogni barlume di paura. << Nessuno ci conosce >> bisbigliammo.
<< Sia dunque fatta la volontà del serpente
qui in queste paludi gracidanti >>.
(D.H. Lawrence)