C’erano gli alberi e il sole tra i rami
Tracciava mosaici di ombre sui volti
Lei sciolse i capelli ai refoli estivi
Sull’erba si stese leggiadra e pensosa
Calava la sera oltre l’arco dei colli
Sfumava il confine rincorso dai nembi
Ravvicinò il viso ponendo le labbra
Intorno alle mie ed ardenti le schiuse
S’accese il respiro di viva sorpresa
Gli occhi d’incanto si chiusero al mondo
Quasi abbagliati da mille cristalli
E un nuovo sapore i sensi confuse.