“Quanto poi alla misura del tempo, si teneva una gran secchia piena d'acqua, attaccata in alto, la quale per un sottil cannellino, saldatogli nel fondo, versava un sottil filo d'acqua, che s'andava ricevendo con un piccol bicchiero per tutto 'l tempo che la palla scendeva nel canale e nelle sue parti: le particelle poi dell'acqua, in tal guisa raccolte, s'andavano di volta in volta con esattissima bilancia pesando, dandoci le differenze e proporzioni de i pesi loro le differenze e proporzioni de i tempi; e questo con tal giustezza, che, come ho detto, tali operazioni, molte e molte volte replicate, già mai non differivano d'un notabil momento”.
(Galileo Galilei, Discorsi. Nei primi anni del ‘600 un buon orologio ad acqua era lo strumento più preciso per la misura di piccoli intervalli di tempo. Oggi, uno strumento così sarebbe alquanto scomodo da tenere al polso. “Toglietemi tutto, ma non la mia gran secchia”…)