Un raggio obliquo di sole perfora la livida coltre di nubi sopra il Bodensee. Ho il viso sferzato da raffiche di vento gelido e piccoli fiocchi di neve ghiacciata. “Altro che Pasqua, sembra Natale”. Giulia affonda le mani nelle tasche. “Ho sentito che il maltempo imperversa pure in Italia. Pioggia e freddo ovunque”. “Tanto vale essere qui al nord, insomma. Si respira un’altra atmosfera, più rilassata, più vivibile. Le strade ordinate della città vecchia, i giardini sul lungolago, la gente che gira in bicicletta...”. Alcuni turisti si fotografano a vicenda lasciando sullo sfondo la Marktstätte. Da Sankt Stephan riecheggia potente lo scampanio per la Festgottesdienst. Giulia tira un sospiro. “Mi sento sollevata al pensiero di aver lasciato alle spalle il teatrino della campagna elettorale”. “Vero. Vista da quassù la nostra politica sembra così insignificante, così fasulla”. “Non a caso l’Europa ci ignora. Nessun telegiornale parla di noi. Neppure quelli tedeschi. Non una parola che è una”. “Le polemiche, le repliche e le controrepliche, sempre le stesse. Il voto utile, i brogli, ci avete copiato il programma, siete divisi su tutto…”. “La cordata per salvare Alitalia…”. “Se la mettessero al collo, la cordata”.
(Fotografia scattata il 23 marzo 2008)