"Nessun evento a memoria d’uomo si era prodotto nel mondo, ma Damasco era già lì pronta a riceverne notizia. Vai indietro quanto vuoi nel passato, e Damasco c’è sempre stata… Essa ha assistito al tramonto di mille imperi e vedrà la caduta di altri mille prima di morire". (M. Twain)
La Moschea degli Omayyadi è il più importante edificio religioso della Siria, secondo soltanto alla Mecca e a Medina, e tra i monumenti più maestosi del Vicino Oriente. Nelle foto, uno dei tre minareti…
… la fontana delle abluzioni e la cupola del tesoro…
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… la sala di preghiera (con tre navate divise da un transetto secondo la pianta della basilica cristiana su cui fu eretta la moschea nel VII secolo)…

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… la tomba di San Giovanni Battista, venerato anche dai musulmani come profeta.
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Suq al-Hamidyya, il vasto mercato coperto che conduce nei meandri della città vecchia…



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… qualcosa a metà tra una galleria parigina e un gigantesco bazar.
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Bab al-Sharqi, la porta orientale lungo le mura della città vecchia, risalente all’epoca romana.
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Un’antica casa damascena. Più che un’abitazione, un’opera d’arte.
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Il Palazzo Azem risale al 1700. Quando l’ho visitato erano in corso le riprese di una fiction televisiva.
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Trascorrere le serate in un caffè è uno degli svaghi preferiti degli abitanti di Damasco.
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L’hammam Nour ad-Din, uno dei più belli e antichi ancora in funzione in Siria. Riservato agli uomini.
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Damasco by night, vista dal Jebel Qassioun.
(Fotografie scattate il 5 e il 10 agosto 2008)