La voce del Padrone ribadisce: panem et circenses. Panem poco, circenses a volontà. Teniamo alto il morale degli italiani. Se persino i parlamentari sono depressi, difendiamo l’allegria. Non c’è solo l’Alitalia, il crollo delle Borse e la procura di Milano. Non ci sono solo i rom, le prostitute, i mutui a tasso variabile. Per fortuna c’è Zelig. Per fortuna siamo dotati di un sano e confortante senso dell’umorismo. La realtà, per quanto dura, è un repertorio inesauribile di comicità che sgorga dagli affanni in cui annaspiamo, dalle difficoltà che quotidianamente dobbiamo fronteggiare, dai meccanismi perversi nei quali siamo intrappolati. L’unico modo per tirare avanti è sdrammatizzare.
Ecco la parola d’ordine: sdrammatizzare.
Difendiamo l’allegria, dunque. Quella semplice, scanzonata, ammiccante, che non ha l’obbligo d’essere intelligente a tutti i costi. Quella un po’ sgangherata delle battutacce, dei doppi sensi, dei tormentoni, che suscitano ilarità senza prevenzioni e presunzioni intellettuali. Quell’allegria che non fa pensare, distrae l’attenzione e anestetizza le coscienze della plebe.
Sì. Per fortuna c’è Zelig.
Che bisogno abbiamo di cambiare programma?