Un giudizio di pancia, gastrointestinale: disgustoso. Di più, rivoltante. Razzista, sessista, nostalgico – così lo definisce il Mereghetti, per poi dargli quattro palle al merito. Due al quadrato?
Rhett Butler è un bifolco arricchitosi con la speculazione di guerra. Rossella O’Hara è bizzosa, testarda e rompiballe: l’incubo di ogni uomo capace d’intendere e volere. Dopo dieci minuti verrebbe voglia di appiccare personalmente il fuoco alla piantagione di Tara e chiuderla lì. Invece la tirano alla lunga per quattro ore.
Domani è un altro giorno? La guerra civile si è spostata in Iraq, i petrolieri hanno preso il posto dei piantatori di cotone, Rhett ha infilato la maglietta della salute e si fa chiamare George W., Bruno Vespa si è per giunta appropriato della colonna sonora. Mah, fate voi. Francamente me ne infischio…