Il pubblico si accomoda in sala producendo un mormorio ovattato di moquette e poltrone. Ad un anno dalla tragedia alla Thyssen-Krupp, costata la vita a sette persone, i Lavoratori del Teatro Regio di Torino hanno deciso di offrire alla cittadinanza un concerto straordinario… Un silenzio compatto, una lunga pausa a capo chino, gravida di dolore che non trova ragione né logica. Solo un respiro diffuso, ciò che rimane di quel big bang che sconvolse la notte e le coscienze. …Per non dimenticare quei drammatici momenti, per non dimenticare i familiari, per non dimenticare i lavoratori che purtroppo continuano a morire sul posto di lavoro, per non dimenticare le difficoltà di chi ha un lavoro precario o di chi un lavoro non ce l’ha più… Lo ricopre il fragore delle mani che adesso applaudono, come pioggia nelle grondaie.
Le luci calano d’intensità a creare penombra, solo il palco risplende di porpora e oro. Lo sgomento finora trattenuto prende la consistenza sonora delle note emesse dagli strumenti e dalla voce del coro. Il Requiem di Mozart, con la sua forza metafisica, rompe gli argini alzati tra la vita e la morte, ci precipita nel mistero sublime e tremendo dell’inconoscibile.