Mi trovo spesso a scrivere ti abbraccio nei messaggi e nelle lettere, a dirlo nelle telefonate. Non lesino abbracci veri, sia pure con il pudore tipico del piemontese. È un modo di esprimere il mio affetto verso le persone alle quali sono legato.
Ho sempre avuto prevalenti amicizie femminili e non trovo strano, tanto meno equivoco, stringersi forte quando ci si incontra. Eppure il linguaggio del corpo è ancora considerato tabù. Una donna mi raccontava che qualcuno dei suoi amici temeva persino di essere visto dalla moglie. I contatti corporei sono codificati abbastanza rigidamente, e l’abbraccio non rappresenta una forma di comunicazione così frequente. Anzitutto per una ragione culturale. Nel nord, ad esempio l’affettività si dimostra con le parole e i fatti concreti piuttosto che attraverso segni esteriori. (Anzi: certi gesti arrivano persino a suscitare imbarazzo.) I popoli mediterranei sono invece più inclini alle manifestazioni fisiche di calore e simpatia; gli arabi devono sentire l'alito dell'interlocutore, e quindi stargli praticamente addosso. Le giovani generazioni hanno tuttavia sovvertito il modo di rapportarsi, e le differenze tra i vari gruppi etnici si stanno riducendo. Esiste quindi un aspetto caratteriale, forse predominante. Ciascuno di noi ubbidisce a leggi prossemiche radicate nella personalità: tracciamo intorno uno spazio individuale, di dimensioni variabili, il cui accesso è limitato a pochi intimi. L’invasione di questo da parte di estranei può generare risposte molto diverse. Alcuni tollerano senza manifestare difficoltà, altri si mostrano particolarmente a disagio, altri ancora preferiscono sottrarsi ad un accorciamento di distanze che reputano eccessivo. L’abbraccio tra una donna e un uomo ha infine una valenza erotica da non sottovalutare. Anche quando è dato senza sottintesi, consiste in un contatto sia pure fuggevole tra parti intime: il seno contro il petto, un pube che tocca l’altro. Ha un effetto alone innegabile, soprattutto se viene scambiato con una persona attraente. Per questo motivo può essere interpretato come un segnale di interesse non sempre o non del tutto innocente – soprattutto da un osservatore esterno. E scatenare un attacco di gelosia, magari ingiustificata. Per come lo sento, l’abbraccio rimane un gesto molto intimo di condivisione, una dimostrazione d’affetto da donare e richiedere soprattutto a chi si sente particolarmente vicino. Proprio per la complessità delle informazioni che esso offre.