Buonismo. Dal De Mauro: specialmente nel linguaggio giornalistico e politico, atteggiamento di benevolenza anche eccessiva e moralistica nei rapporti sociali.
Una manifestazione manierata, esagerata, di buoni sentimenti sovente non seguita da una condotta coerente.
Esempio: un sondaggio riporta che la maggior parte degli italiani aiuterebbe una donna di colore carica di valigie a scendere dal treno. Ma non dice se costoro l’hanno davvero fatto o lo faranno in futuro.
È assai piacevole ostentare una bontà leziosa, molto gratificante lasciar credere di avere un animo nobile. Ci si crogiola come lucertole al sole. Il suffisso –ismo indica però un intellettualismo astratto, una modalità di funzionamento superficiale e sterile.