Mi domando spesso il motivo per cui molte persone piangono ai matrimoni. Nella migliore delle ipotesi: perché partecipano all'emozione degli sposi. Nella peggiore: piangono su se stesse perché sono scontente della propria vita coniugale, si sentono irrealizzate, hanno perso ogni illusione.
Per fortuna oggi piove.
Quando succede di essere invitato, spero soprattutto che la cerimonia sia breve. Il rito mi annoia, e poi so per esperienza come va a finire. Ci si promette amore eterno (finché morte non vi separi, sembra una minaccia e forse lo è davvero), ma la data di scadenza è più ravvicinata del previsto.
Così taccio per sempre e, prosaicamente, attendo il momento del buffet.
(Maggio 2008)