È il motto di casa Savoia. Per molto tempo si credette che fosse l’acronimo di Fortitudo Eius Rhodum Tenuit, la sua forza tenne Rodi: con riferimento alle gesta di Amedeo V che, nel 1310, avrebbe liberato l’isola dai Saraceni. Ma i Savoia sono dei gran millantatori e, in verità, pare che in quella Crociata il conte non abbia fatto una gran bella figura.
Altra interpretazione è Foedere Et Religione Tenemur, siamo legati da un patto e dalla religione. La loro storia dimostra però che i principi sabaudi sono anche dei voltagabbana di prima categoria. Più plausibile dunque una lettura in chiave amoroso-cavalleresca: Amedeo VI avrebbe partecipato ad una giostra recando un collare d’oro siglato Fert, terza persona indicativo, cioè egli porta, sopporta. Allusione al dolce servaggio del cavaliere che, per amore della propria dama, sostiene ogni fatica e affronta i pericoli. Comprese la gare televisive di ballo?
Ultima interpretazione, questa dissacrante sul serio. Si racconta che il beato Sebastiano Valfrè (1629-1710) ammonisse Vittorio Amedeo II con l’acronimo Fert: inteso come Foemina Erit Ruina Tua, la donna sarà la tua rovina. Motto che potrebbe appartenere di diritto pure al nostro presidente del consiglio…