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Raccolgo con piacere l’invito di Prishilla e provo a nominare cinque libri per l’estate, tre che consiglio e due che vorrei leggere. In ordine:
La bella estate, di Cesare Pavese, Einaudi. Ça va sans dire…
Moby Dick, di Herman Melville, Adelphi. Un classico, adatto alle lunghe notti estive senza sonno.
Non ho peccato abbastanza, Mondadori. Antologia di poetesse del Vicino e Medio Oriente. Per chi pensa che le donne arabe siano tutte burqa e Corano.
Il libraio che imbrogliò l’Inghilterra, di Roald Dahl, Guanda. Due racconti brevi per chi vuole rifrescarsi con un po’ di sano sarcasmo.
Un luogo incerto, di Fred Vargas, Einaudi. L’ultimo caso del commissario Adamsberg. Per i feticisti del piede.
Invito quindi Zia Elena, Irene e Dragor a fare altrettanto. E chiunque ne abbia voglia, naturalmente...