Edificata nel XIII secolo, la Cathédrale de St-Etienne a Bourges è una delle più grandiose creazioni del gotico francese. La facciata, vista dalla minuscola rue Porte Jaune, appare di dimensioni impressionanti: spartita da robusti pilastri, è rinserrata da due poderose torri asimmetriche. Quella sinistra, la più alta, è detta Tour de Beurre in quanto costruita nel ‘500 con i proventi di una tassa sui latticini; a destra la Tour Sourde, del ‘200, è nota con questo nome perché rimasta incompleta. I portali, sormontati da cuspidi, sono tutti riccamente ornati di statue e rilievi. Quello centrale, il più maestoso, presenta nel timpano una magnifica raffigurazione del Giudizio Universale. Sui fianchi possenti, dove si appoggiano i fiammeggianti contrafforti di sostegno, sono situati due preziosi portali di stile romanico.
L’interno è a cinque navate su alti pilastri a fascio; il coro presenta un doppio deambulatorio con cappellete radiali. Manca il transetto, e ciò contribuisce a dare l’illusione di uno spazio ancora più vasto. Le vetrate a ornamento delle grandi finestre raffigurano scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Con quelle di Le Mans, sono senza dubbio le più belle che io abbia mai visto. Le calde e profonde tonalità di rosso e di blu creano un effetto così suggestivo che pare d’essere entrati in un sogno.
(Agosto 1999, dai miei appunti di viaggio)