In questo sabato di accaldata sopravvivenza estiva, alla tipica famiglia 4×4 (coniugi splendidi quarantenni con pesti di tre e otto anni) si aggiunge lei. Sarah. La mitica ragazza alla pari. Che avendo trovato il biglietto Londra – Bergamo a cinque euro ha chiamato il signor Mario per chiedergli se andava a prenderla. Da Bordighera.
Il signor Mario l’ha mandata a cagare di brutto. << Tanto non capisce >>.
Ieri il signor Mario ha salutato i colleghi d’ufficio, è salito in auto e ha raggiunto la famiglia in Riviera. Col cavolo che adesso si fa tutta l’autostrada dei fiori per Sarah. << Se ha speso cinque euro di volo, può spenderne venti per il treno >>.
Ragionamento che fila e fonde come una sottiletta nel tostapane.
E Sarah arriva col treno per Ventimiglia.
Sabato. Primo giorno di lavoro.
<< Se sei stanca, puoi cominciare lunedì a guardare i bambini >>.
Gli splendidi quarantenni parlano un po’ di inglese. Scolastico. Della scuola di vent’anni fa.
Sarah non capisce l’italiano di nessuno. Però ha subito acchiappato un lettino, un asciugamano, la crema solare, eccetera.
Adesso gli splendidi quarantenni si mettono a litigare ch’è un piacere. Tanto Sarah non capisce.
Alla fine convengono che la colpa è sua, perché dovrebbe sapere che non sta lì in vacanza, ma non trovano il coraggio (e le parole) per dirglielo.
Quest’anno gli splendidi quarantenni avranno da badare a due pesti senza baby sitter e a una ventenne inglese in libera uscita.
Si preannuncia una bella estate, borbottano mentre si avviano sciabattando verso casa e le pesti si fanno i dispetti.
Sarah è sulla spiaggia, stesa sul lettino al sole. Sorseggia rumorosamente una coca, spippola al cellulare e ride come una matta.
Ho la netta sensazione che capisca tutto benissimo.