Alla fine lei sospirò. Mentre parlava aveva continuato a ruotare il bicchiere tra le dita, il vino scintillava alla luce.
<< Che storia >>, disse lui. Fece una pausa. << Qualcuno ne è al corrente? Oltre a me, s’intende >>.
<< No. Lo sai, sono riservata, è la mia natura. E poi, cosa dovrei raccontare: credo che nessuno capirebbe. Una donna dalla vita normale, con un lavoro, un compagno, che intraprende una relazione con un uomo conosciuto per lettera, che abita in un’altra città, è sposato. È così difficile spiegarlo… innamorarsi delle parole. Sentivo che dovevo andare da lui. E lui era lì ad aspettarmi. Mi stava aspettando, capisci? Non sembra neppur vero a me >>.
<< Certo. Cosa potrebbero dire i tuoi genitori, gli amici: sei pazza, hai un compagno che ti adora e tu… no, non l’accetterebbero mai >>.
Lei si appoggiò allo schienale della sedia, poi riprese, cercando le parole. << La distanza può giocare strani scherzi, va bene, ci si attrae senza essersi mai visti né toccati. Non sembrava certo il caso. Ma poi, poi quando ci siamo finalmente incontrati… che emozione… come se ci fossimo ritrovati dopo tanto tempo. I suoi occhi erano così… brillavano. Ci siamo baciati subito, su una panchina nel parco. Nevicava…>>.
<< Come ragazzi… >>.
<< L’ardore, la passione di due ragazzi, incapaci di star fermi con le mani, ma la consapevolezza di due quarantenni. Capisci, è straordinario >>.
<< E finora non avete mai avuto problemi a vedervi… >>.
<< No. Sembra incredibile, finora no. Lo sai che io sono brava a sparire, due o tre giorni non sono molti; e lui è abile a inventare scuse credibili >>.
<< Ma non ti senti sola, senza averlo tutti i giorni… se non per telefono >>.
Si morse il labbro inferiore. << Sì, mi manca. Fisicamente, intendo. La nostalgia a volte si fa insopportabile, la separazione sembra ingiusta. Bisogna avere coraggio. Ma l’amore è più forte. So che lui rimane con me, in ogni momento del giorno e della notte. Se non altro, la lontananza ci fa capire con maggiore certezza che non ci lasceremo più. Che in qualche modo, non sappiamo come, trascorreremo il resto della nostra vita insieme >>.
<< Non sarebbe meglio, più sano, frequentare invece le persone che ti stanno intorno… che magari avessi una storia… voglio dire: a parte il tuo compagno, hai molti pretendenti. Se volessi… >>.
<< Sì, lo so. E anche lui, probabilmente. Ma è un legame più forte della nostra stessa volontà, che ci permette di continuare a vivere, a sognare, sperare... >>.
Lui rimase a fissare il suo viso, arrossato per l’alcol e l’eccitazione. Sapeva che espressioni così apparentemente irragionevoli prendevano significato palese soltanto per chi le pronunciava. Con quelle dichiarazioni ardite lei aveva confessato il proprio slancio, ma le deduzioni che si potevano trarne non bastavano: quel comportamento riconosceva ragioni del tutto occulte.
Si chiese allora se, in prossimità dell’inevitabile risveglio, sarebbe riuscita a ritrovare la strada, prendendo coscienza che il danno compiuto era irreparabile.
(Settembre 2006 - Novembre 2009)
Ultimi commenti