Diffidare di chi, battendosi il petto, esclama “Ghe pensi mi”. Che sia un medico, uno psicologo, un avvocato, un idraulico oppure il presidente del consiglio. Questa pretesa di onnipotenza porterà certamente con sé consensi e voti, ma è illusoria. Non si può agire senza avere un minimo di consapevolezza di quali sono i propri limiti. Tenere sempre presenti le parole che Churchill rivolse agli inglesi nel 1940, allo scoppio della seconda guerra mondiale: “Non ho altro da offrire che sangue, sudore e lacrime”.