“Non posso passare sotto silenzio un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei”, ha affermato ieri papa Ratzi, “là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione”. In altre parole: evviva l’ignoranza e i tabù.
Ma come si fa a ridurre qualcosa di importante come il messaggio evangelico in un prontuario di igiene genitale?