“Non noti niente d’insolito?”. “No… ma… dove sono i tuoi?…”. “Sono partiti tutti, siamo soli”.
Diciottanni, la Je t’aime, moi non plus de noantri.
“Oh… oh… sì… oh… è meraviglioso… ecco… sono tua… oh, ancora, ti prego ancora, ancora…”.
Passava in radio quand’ero ragazzino e ogni volta mi facevo matte risate.
“Pronto, sì mamma, siete arrivati? Sì… grazie, sto meglio… sto molto meglio adesso…”.
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