
“
Personalmente, faccio film per motivi terapeutici: quindi, se la terapia ha funzionato, quando il film è finito mi disinteresso un po’ del suo destino. Si potrebbe dire che ho portato avanti la pratica psicoanalitica parallelamente a quella cinematografica. In ogni caso si tratta di un’analisi strana, che si interrompe ogni volta che inizio un film. Durante il periodo delle riprese, il film sostituisce l’analisi”.
(Bernardo Bertolucci, Parma 16 marzo 1941)