Dietro deve esserci sempre un complotto. Troppo facile attribuire un rapporto causa-effetto a eventi o comportamenti perfettamente (purtroppo) spiegabili. Un povero borderline decide di suicidarsi alla “muoia Sansone con tutti i Filistei”? Ma no… tutto qui? Che banalità. Quando la realtà appare troppo atroce, e dunque inaccettabile, si può esercitare su di essa una forma estrema di controllo inventandosene un’altra, possibilmente più impenetrabile. Deve esserci una congiura, dunque, e se la congiura viene svelata non c’è fallimento, sconfitta. Neppure frustrazione. E in quest’epoca storica la gente è frustrata, impotente, disillusa, scoraggiata. Ecco allora torme di complottardi percorrere disordinatamente il mondo (soprattutto quello del web) alla ricerca di una logica. Fumosa, perciò inconfutabile. Non si è trattato del gesto disperato di un paranoico all’ultimo stadio bensì delle scie chimiche, dei laser spaziali, dei campi magnetici… magari, aggiungo io, degli alieni oppure della Spectre. In questo modo, i teorici della cospirazione si mettono paradossalmente l’animo in pace. Scoprire il vero segreto che sta dietro il velo di Maya riscatta dai dissesti personali e conduce alla salvezza: se la colpa è di un Altro, tu non sei un disgraziato ma una vittima del complotto globale.
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