La sera stessa passai qualche ora al porto,
seduto sul molo, con lo sguardo umido,
ad ascoltare i racconti quotidiani dei pescatori.
E provai un leggero dispiacere
per quei pesci abbandonati nelle ceste
rassegnati a una morte incolpevole,
ingannati da lenze invisibili,
da ami taglienti celati dentro esche vive.