In questi giorni foschi, di sinistri presagi, finisco per caso sulle parole di Giorgio Blandino che riprendono Emmanuel Lévinas: "... non è l'etica che discende dalla religione ma il contrario... Ciò significa che io mi comporto eticamente non perché devo seguire le regole religiose provenienti dall'esterno, ma assumo un atteggiamento religioso (indipendentemente dal fatto che lo faccia seguire dalla fede in qualche dio a mia scelta) perché prima ho una struttura etica nel mio mondo interiore".
In altre parole: le personali convinzioni religiose prescindono dalla fede professata ma sono frutto di uno stato mentale etico. Ed è questo che determina il nostro modo di essere verso il mondo, l'atteggiamento che abbiamo nei confronti dell'umanità.
(Testo tratto da Psicologia come funzione della mente, UTET)