
Ho sempre detestato il mio nonno paterno, che di nome faceva Beppe. Lo ricordo come un vecchio villano e arrogante che rendeva le mie domeniche di bambino un incubo. Non solo si autoinvitava a pranzo e appestava l’aria con commenti volgari ma, esaminando con aria disgustata ciò che mamma aveva preparato, bofonchiava in piemontese: “Co a l'è susì? Ah, mi lo mangio nen”.
Qualche giorno fa mi è tornata in mente una frase tipica della sua insolenza. Non esprimeva mai alcuna riconoscenza nei confronti di chi gli usava una cortesia: “Si dice grazie solo alla Madonna”, affermava con tono sprezzante. Quando è morto, infatti, io l’ho ringraziata.