Succede sempre così. Nel momento in cui appoggio la penna sul foglio avverto un certo timore: la pagina bianca mi sta di fronte e mi sfida minacciosa come un toro nell’arena. So che va affrontata a testa alta e presa saldamente per le corna. Non è facile vincere l'esitazione, ma quando rompo gli indugi e inizio a scrivere smetto improvvisamente di avere paura. Il pennino diventa una banderilla da conficcare via via più baldanzosamente nella carta. E allora non vorrei mai fermarmi, dire va bene, ho fatto abbastanza...
(2 giugno 2015)