Sono. Sono le sei e mezza del mattino e il cellulare dovrebbe squillare a minuti. Un lavazza nero e senza zucchero, giusto il tempo di ultimare la valigia. Emmanuelle è consapevole che nelle famiglie perbene queste storie non esistono, eppure non manifesta incertezze. Solleva lo sguardo. Daniel le sta di fronte, in piedi, le braccia conserte. << Vuoi la verità? >>, domanda lei con il tono di chi non cerca assoluzione. << La verità è che, a un certo momento dell’esistenza, arrivati a quella che si chiama età matura, subentra la voglia irresistibile di commettere una follia >>. Appoggia la tazza sul piattino. << Più che una follia... di ciò che il senso comune chiama così ma che, per me, è l’espressione di una vitalità mai sopita >>.