Ricordo quella domenica pomeriggio di alcuni anni fa al Cinema Fratelli Marx quando incontrai Gianna, docente di Fisica in un noto liceo torinese. Stava aspettando Antonella, che a sua volta insegna Matematica. Un vero e proprio trust di cervelli, insomma.
<< Che cosa vai a vedere? >>, mi domandò. Adesso non ricordo, credo fosse Sokurov o forse Iñárritu: cinema d'autore, insomma, bella roba sostanziosa. Risposi comunque con quella punta di orgoglio tipica di chi, alla presenza di un professore, si sente in dovere di dimostrare la propria cultura.
<< E voi >>, chiesi a mia volta con intento spiritoso, << siete qui per Checco Zalone? >>.
<< Sì >>, replicò lei - a significare: qualcosa in contrario?
Gelo.
Da allora Zalone è diventato il mio tallone d'Achille. Delle due l'una: o è un cretino oppure il cretino sono io che non lo capisco.
Visto il successo riscosso anche a Sinistra (amicizia con De Gregori compresa) probabilmente la seconda che ho detto. D'altra parte, trenta milioni di euro d'incasso in pochi giorni non possono sbagliare.
Nel frattempo, sto visionando la filmografia completa di Pierino. Metti mai che la critica rivaluti Alvaro Vitali e le sue puzzette, mica voglio farmi trovare impreparato...