Kikujiro è un delinquente rozzo e maldestro che, controvoglia, deve accompagnare il piccolo Masao alla ricerca della mamma mai conosciuta. I due vagabondano per le strade del Giappone, andando incontro a imprevisti e incontri bizzarri. Takeshi Kitano mette su un road-movie minimalista che si snoda leggero come una piuma, fatto di silenzi e brevi sketch comici, accompagnato dalle note carezzevoli di Joe Hisaishi. Una storia semplice che però, a distanza più ravvicinata, appare assai articolata sia sul piano stilistico (l’uso sagace del fuoricampo) sia narrativo. Il viaggio rappresenta un percorso di formazione non edificante e non consolatorio: il bambino prende coscienza che la vita è dura, non fa sconti. Solo il senso dell’umorismo può attenuare la disillusione e l’amarezza che ne costellano il cammino.