A dire il vero non ci incontriamo spesso. Succede in occasione di qualche cena cui sono invitato anch’io, oppure a capodanno quando Giulia coinvolge i colleghi per festeggiare. Laura arriva con suo marito, lei porta un dolce, una torta o dei biscotti, Ilario ha di solito qualche bottiglia di buon vino tra le mani. Ci si sorride, ci scambiamo due baci amichevoli sulla guancia come si fa d’abitudine. Capita però qualcos’altro, un gesto minimo che sfugge all’attenzione degli astanti. Lei mi cinge delicatamente il fianco con la mano e accenna un paio di piccole strette, graziose, appena percepibili. La prima volta, credo fosse a casa di un amico comune, avvertii come una scossa lungo la schiena. Probabilmente trasalii, o forse m’irrigidii, e sono certo che lei, ancora a contatto con il mio corpo, intese questo fremito sfuggito al controllo. Laura è una donna estremamente sensibile, nota tutto pur senza darlo a vedere. Giulia mi racconta spesso che è attenta a cogliere i bisogni dei suoi allievi, anche quelli inespressi, e con loro si mostra assai paziente.
Quando ci ritroviamo, non frequentemente come dicevo, quella scossa non la provo più. Ed è un bene, perché significa che ora mi lascio andare all’incontro gradevole con il suo abbraccio. Sento il suo avambraccio appoggiarsi morbidamente al bacino in un gesto accogliente ma pudico, uno slancio misurato eppure portato senza indugio. Lo ricambio cingendole la vita con la mano aperta, esercitando una pressione discreta in sede lombare e affondando lievemente le dita nella sua carne cedevole. Lei si abbandona fiduciosa al tocco, allarga il petto ed emette un respiro appena più pronunciato. Poi, sempre con naturalezza, ci stacchiamo e riprendiamo una postura più formale. Ma lo sguardo di entrambi indugia ancora, occhi negli occhi, finché Giulia non riprende la conversazione e Ilario posa le bottiglie sul tavolo apparecchiato. Non ho idea di quanto io lasci trapelare o se Laura avverta qualche turbamento, però conservo la sensazione che siamo in qualche maniera complici di un’emozione segreta.
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