Lei viaggia in aereo, da sola. Guarda fuori dal finestrino, ha la sensazione di poter appoggiare la mano sulle nuvole. Ci sono turbolenze ma, no, non prova paura: allaccia le cinture e intanto si sente stanca, ha solo voglia di tornare a casa. Sono trascorsi minuti, mesi, anni dall’ultima volta.
A un tratto pensa che qualcuno, là sotto, la sta aspettando. La sta aspettando come fosse da una vita e lei desidera essere aspettata da una vita.
L'aereo finalmente atterra, in ritardo. Lei si rende conto che lui potrebbe essere molto preoccupato. Ma da tanto tempo desidera questa apprensione, è un calore che la avvolge.
Esce. Ci sono molte persone e mucchi di bagagli intorno ai taxi.
Dopo un istante di esitazione si dirige verso un uomo, uno sconosciuto che è lì, un po’ in disparte. È da quello sconosciuto che è partito tutto quell'amore (mette un punto di domanda oppure un esclamativo?).
Anche lui ora la osserva.
Quando gli arriva a pochi passi, lo sguardo dell'uomo cambia direzione e lei si dirige verso la cassa del parcheggio.