“Specificamente in ‘Invidia e gratitudine’, Melanie Klein la descrive come un ‘desiderio imperioso e insaziabile che va al di là dei bisogni del soggetto’ e che ha soprattutto ‘lo scopo di svuotare completamente, di prosciugare succhiandolo e di divorare il seno’ della madre e di ogni sua fonte di soddisfazione senza considerazione di lei. […] La persona molto avida può godere di ciò che riceve ma solo momentaneamente perché, non appena scompare la gratificazione, diventa insoddisfatta ed è spinta nuovamente a sfruttare prima la madre e poi qualsiasi altra persona a cominciare dai suoi familiari”.
Ah, Melanie, Melanie... Se fossi ancora viva ti bacerei in bocca. Con la lingua.