E sono all’angolo di place des Vosges. Percorro i portici. Qual era quel vecchio film che risuonava dei passi solitari di Mathias, l’accoltellatore folle, di notte, per place des Vosges? Mi arresto. Sento passi dietro di me? Certo che no, si sono fermati anche loro. […]
Soffitti bassi del Cinquecento, archi a tutto sesto, gallerie di stampe e antiquariato, mobili. Place des Vosges, così bassa coi portoni vecchi e rigati e slabbrati e lebbrosi, ci sta gente che non si è mossa da centinaia d’anni. Uomini con la palandrana gialla. Una piazza abitata solo da taxidermisti. Escono solo di notte. Conoscono la piastra, il tombino, da cui si penetra nel Mundus Subterraneus. Sotto gli occhi di tutti.
(da Il pendolo di Foucault, di Umberto Eco. Fotografia scattata il 24 ottobre 2015)