In una sequenza de L’età dell’innocenza, alle spalle di Michelle Pfeiffer compare il quadro di Fernand Khnopff La carezza, dipinto nel 1896 e quindi successivo agli avvenimenti narrati nel film che si svolgono intorno al 1870. Ebbene: questa non sarebbe una svista, impensabile data la nota pignoleria di Martin Scorsese, ma una metafora. La contessa Olenska (interpretata dalla Pfeiffer) ha una personalità spiccata, forte, indipendente. È uno spirito libero troppo in anticipo sui tempi per venire accettato dall’alta borghesia perbenista e opprimente della New York di fine Ottocento. Come quel quadro posto sopra il caminetto la Olenska si ritrova fuori posto, fuori contesto ed è destinata perciò ad esserne esclusa.