Con buona pace di Manzoni, il narratore non dovrebbe saperne più dei propri personaggi. Egli stesso è, in effetti, un personaggio (e non l'autore). L'angolo che a lui compete non gli permette di avere una prospettiva ampia e il suo punto di vista, dunque, è parziale. Fa supposizioni, trae inferenze, non sempre risulta credibile, talora appare sostanzialmente inaffidabile. Altro che onnisciente: agli occhi del lettore, il narratore dovrebbe fare la figura del cretino.