Margaret Mazzantini e il marito Sergio Castellitto hanno messo su un’impresa commerciale niente male: lei scrive i libri e lui ci fa i film. Producono entrambi ciò che il pubblico si aspetta e per questo ottengono sempre un apprezzabile riscontro. Una perfetta organizzazione a scopo di lucro. Sono progetti che nascono e si sviluppano attraverso canali preferenziali tipicamente pariolini, sosteneva un giornalista romano mio amico. L'asse Mazzantini/Castellitto pare abbia, in effetti, un certo potere nell'ambiente intellettual-cinematografaro. E va bene, son cose che succedono in Italia. La cosa mi lascia invece più perplesso sotto il profilo creativo: moglie e marito non vanno d’accordo neppure su come va stesa la biancheria, figuriamoci quando entrano in gioco dinamiche più profonde, l'espressione artistica di pensieri, vissuti ed emozioni...
Fortunata, di Sergio Castellitto, con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Alessandro Borghi, Hanna Schygulla (Italia, 2017, 103'). Presentato in concorso al 70° Festival di Cannes, sezione 'Un certain regard'. In programmazione al Cinema Fratelli Marx di Torino.