Mi piace osservare dal finestrino il mondo che fugge veloce, seguire con lo sguardo il paesaggio che muta rapidamente davanti agli occhi. Il profilo delle montagne, le sponde sassose dei fiumi, le case lungo la ferrovia, il succedersi delle stazioni, i campi coltivati. Per questo motivo, in treno non leggo né ascolto musica: guardo fuori, assorto, senza pensare. È una specie di meditazione.
(Chambéry, 19 febbraio 2017, photo by Pim)