I ragazzi della mia generazione lo ricordano come il Picchiatello, in coppia con Dean Martin, per le sue smorfie gommose o qualche gag virtuosistica (quella della macchina per scrivere). Suona tuttavia riduttivo definirlo un comico tout court (per quanto geniale): Jerry Lewis era un attore vero, capace di sfoderare interpretazioni memorabili che toccavano tutti i registri, dal brillante al drammatico. A questo proposito va citato nella parte di Jerry Langford in The King Of Comedy: seppe impersonare un personaggio talmente odioso che sarei stato grato a De Niro se lo avesse fatto fuori. Ma forse odioso, nella vita privata, Jerry Lewis lo era davvero. Ad ogni modo ha attraversato tutto il Novecento tenendoci per mano, facendoci sorridere e talvolta riflettere. Ora ci lascia soli e al buio in questo nuovo millennio che ha troppi riferimenti inconsistenti, privi di valore e storia.