Ieri sera, mentre le immagini dell'uragano Irma scorrevano in televisione, ho pensato: "Quando arriverà su Miami, la tromba d'aria solleverà dall'oceano migliaia di squali che, ricadendo sulla città, inghiottiranno la gente".
No, non vi sto proponendo un altro dei miei sogni. Ridotta all'osso si tratta della trama di Sharknado, un B-movie americano prodotto nel 2013. Rispetto ai disaster films dei decenni precedenti si avvale della computer grafica, per quanto tirata al risparmio, e la storia è (persino) un pelo più assurda. La sequenza dell'eroe di turno che, armato di motosega, squarta al volo un pescecane gigantesco è imperdibile. Spicca un certo compiaciuto sadismo nel far fuori un bel po' di personaggi principali, ed è questo l'elemento narrativo più interessante (presente peraltro anche nei film di Tarantino).
Sharknado (con gli immancabili sequel-fotocopia, ben quattro) è passato un paio di volte su CieloTv: se vi capita, dateci uno sguardo (non a stomaco pieno). Nella sua totale balordaggine, funziona. E se nell'America da incubo di Trump sopravverranno un giorno anche gli squali volanti non ditemi che non vi avevo avvertito...